Introduzione e voce: Mario Massarotti
Con il mare l’uomo si è sempre perso e ritrovato, ha ispirato i suoi pensieri. Al suo cospetto egli ha rispettosamente trovato calma e forse un nuovo punto da cui ripartire soffrendo, alla ricerca di mondi migliori. Guardi il mare, ti perdi, e pensi alla ricchezza, sì, alla sua ricchezza, incomparabile, perché profonda… migliaia di metri. La fortuna del navigatore è andare oltre il desiderio della meta. Trovi chi è alla ricerca di un senso di sé stessi e si lascia alle spalle troppi affanni. Altri vogliono solo dimenticarla, la terraferma, così bastarda e ingrata, per sognare una vita normale sfidando il destino, con le unghia e con i denti. Con il mare affiorano punti di vista diversi e i ricordi si rifanno vivi sotto forma di altre voci della mente. Il suo nome ha riempito versi, libri, storie e milioni disposti ad ascoltarle. Oltre il mare trovi l’infinito, che è raccontato dalla lontana linea dell’orizzonte. Col suo mistero cela l’origine e la fine del creato perché in fondo, sembra il contorno di un grande divino …occhio azzurro.
Il mare secondo la penna di Jonathan Congiu
“Non ci portare chiunque a vedere il mare, che è una cosa importante, non è mica una cosa da niente.
Andare con qualcuno a vedere il mare non è come andare al bar, a vedere le vetrine dei negozi in piazza o a prendere un gelato. È veramente molto di più.
A guardare il mare portaci qualcuno che condivida il silenzio con te, è difficile trovarlo, ma se lo trovi non hai scampo. Lo vedi come se foste in un altro mondo, un mondo dove basta il silenzio per capirsi. Un mondo tutto vostro.
Portaci qualcuno con il quale non devi parlare per forza, perché il mare è un film muto che ti sorprende per i colori, per le sensazioni che ti provoca allo stomaco e per i rumori delle onde che ti fanno sentire in una situazione di equilibrio. Ma quel che veramente vale, del mare, sono le sfumature. Come di ogni cosa bella d’altronde.
Portaci chi è stato in grado di dimostrarti che tu vali molto più di quel che pensi, di quel che ti aspetteresti, qualcuno che faccia di te una priorità e non un passatempo. Quella persona che riesce a sentire le tue tragedie più interne, senza pensare che siano cose banali e poco rilevanti.
A vedere il mare portaci chi ti sa capire senza parlare, chi ti viene a prendere se ti allontani,
chi ti da la possibilità di appoggiarti sulla sua spalla quando cadi, chi se osservando nei tuoi occhi, incredibilmente nota un po’ di mare anche in te. Quella persona che quando alza lo sguardo al cielo, legge il tuo nome.
Portaci qualcuno proprio così, che ti faccia sentire dentro un caos e fuori una persona magica, piena di vita. Ti sembrerà di veder qualcosa di stupefacente, di sconvolgente, di affascinante e per la prima volta nella tua vita sembrerà di vedere il mare, perché così non l’avevi visto mai.”
