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Rilassamento e postura per comunicare bene

Episodio 4

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Pubblicato da:
MMassarotti

Qual è la differenza tra un parlato efficace ed uno inefficace? È bene ricordare che prima ancora dell’abilità di esprimersi con un linguaggio neutro (epurato da accenti e suoni impropri) ed espressivo, dobbiamo apprendere l’arte del rilassamento che è fratello inseparabile della consapevolezza corporea e della corretta postura.

Un corretto stile di vita

Un corpo ed una mente privi di tensione agevolano la respirazione e permettono alla voce e quindi agli elementi sonori di arricchirsi di quelle risonanze che l’orecchio dell’ascoltatore percepisce come piacevoli e accattivanti.
Uno stato psicofisico rilassato è il risultato di un sano stile di vita, che prevede una sana alimentazione equilibrata e un’attività fisica regolare ma non stressante. In generale è utile coltivare interessi e hobby purché siano funzionali a raggiungere piacere e rilassamento interiore.

Indurre rilassamento in se stessi

Sottolineiamo che l’attività fisica è fondamentale per la salute, ad ogni modo, il rilassamento può essere una condizione più o meno auto indotta ad un livello spirituale profondo. Il nostro organismo raggiunge interiormente un equilibrio ottimale se ci concentriamo sull’apparato muscolare esterno e sulla sua perfetta distensione, in ogni momento, al fine di eliminare le immancabili tensioni. Le parti che risentono maggiormente del loro accumulo, se noti bene, sono le spalle, la schiena, le natiche e le mandibole per esempio. Per gestirle sarebbe sufficiente teoricamente un lavoro di consapevolezza di chi siamo e di quale corpo ci ospita.

Fermarsi e “guardare” chi siamo

Ecco perché parallelamente al movimento fisico parleremo spesso dello stop che di tanto in tanto occorre intimare a noi stessi per raggiungere tali obiettivi, semplicemente stando fermi e concentrati sulle nostre potenzialità al di fuori dei rumori, delle distrazioni e delle occupazioni tipiche delle nostre giornate.

Giocare la nostra partita come veri atleti

Condividiamo l’idea che uno stato psicofisico non può essere ricercato a comando ma è bene che ogni giorno conduciamo una vita priva di preoccupazioni e tensioni inutili. Ne trae beneficio la qualità della nostra prestazione in pubblico o in un colloquio importante. Possiamo paragonare il nostro ruolo ad una gara sportiva. L’atleta sa benissimo che per essere performante non può limitare la sua preparazione in prossimità dell’incontro. Egli è entrato già da anni nell’ordine di idee che lo mette in condizione di conoscere bene il suo corpo e il suo benessere per arrivare all’appuntamento carico e motivato.

La postura che ci dona energia

Un cenno importante va fatto alla postura corretta. Il nostro sforzo dovrebbe essere quello di ricercare la migliore postura in ogni momento, purché sia quella che ci garantisce il minor dispendio di energia. Osserva la postura dei bambini o degli animali, essa non è mai scomposta o eccessivamente rilasciata. A mantenere la stessa grazia sono sportivi, danzatori, artisti, coloro insomma che compiono un considerevole lavoro sulla loro consapevolezza corporea. Per riassumere, siamo dotati di una buona postura quando il nostro corpo non ha tensioni muscolari che non siano strettamente legate al gesto che sta compiendo in quel momento. Se stiamo parlando ad una platea dovremmo quindi essere rilassati, osservando da un punto di vista posturale i seguenti accorgimenti:

  • spalle ben abbassate;
  • scapole chiuse;
  • schiena dritta e allungata verso l’alto;
  • collo esteso;
  • mento leggermente in basso;
  • articolazioni delle caviglie e delle ginocchia morbide.

Mettiamoci al lavoro, è semplice!

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